Le condizioni poste da Conte per un’alleanza con Schlein, basata sul rispetto delle promesse elettorali e una comunicazione chiara.
Durante la registrazione della trasmissione “Accordi e disaccordi”, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso la sua disponibilità a sostenere Elly Schlein, leader del Partito Democratico, a patto che mantenga le promesse fatte. “Se lei volesse mantener fede all’impegno preso a marzo del 2023 quando fu acclarata segretario del partito democratico al grido di ‘libererò il partito democratico da ‘capibastone’ e ‘cacicchi’ lei troverebbe in me il più grande partner“, ha affermato Conte, evidenziando l’importanza della coerenza nelle promesse politiche.
Conte chiarisce la sua posizione
Il dialogo tra i leader dei partiti è fondamentale per evitare fraintendimenti e per costruire strategie condivise. In questo contesto, Conte ha voluto chiarire le dinamiche comunicative con Schlein, in particolare riguardo alla questione delle primarie a Bari. “Non è vero che quando abbiamo annunciato non ho avvertito Schlein. L’ho sentita 20 minuti prima e ci sono stato venti minuti al telefono“, ha precisato Conte, sottolineando il suo impegno a mantenere una linea comunicativa aperta e costruttiva.
L’interferenza del centrodestra
Conte ha anche approfittato dell’intervista per lanciare una critica verso il centrodestra, accusato di interferire indebitamente nelle politiche interne del Partito Democratico e nelle questioni giudiziarie locali, come quelle che hanno investito il comune di Bari. “Fermo restando che la destra non deve parlare, non deve neppure alzare la testa… Sto dicendo che quella immagine di segretari, membri di governo che si presentano a fare una pressione… non portano ‘acqua’ a quello che potrebbe essere a quel percorso che lei (Paolo Mieli ndr) giudica legittimo“, ha commentato, rafforzando l’idea di una politica libera da pressioni esterne.
Una collaborazione tra Conte e Schlein, se basata su premesse sincere e promesse mantenute, potrebbe significativamente influenzare anche la strategia dei partiti capitanati da Meloni, Salvini e Tajani.